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Ciclismo, l'emozione del portabandiera Elia Viviani. "Orgoglioso di sfilare con Jessica Rossi. Daremo il massimo per fare felici gli italiani"

TOKYO 2020
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L'emozione speciale di farsi avvolgere dal tricolore. Un lungo fremito in fondo al cuore che vale un'investitura per l'eternità, intrecciata alla magìa dei cinque cerchi. Elia Viviani è il primo ciclista a fregiarsi del ruolo di portabandiera ai Giochi: all'Olimpico di Tokyo sarà una prima assoluta per la disciplina ma anche per l'Italia Team. Un palcoscenico per due, condiviso con Jessica Rossi, olimpionica del Tiro a Volo. Due campioni d'oro, uno sguardo proiettato verso il futuro costellato di ambizioni che riflette i sogni di una spedizione azzurra che vuole stupire. Elia è il ritratto della felicità ma con la consapevolezza di chi sa cosa significhi fare la differenza e di quanto sia importante gestire le emozioni per tentare di lasciare ancora il segno. (Foto Pagliaricci)

La presentazione della maglia della Nazionale azzurra, che sarà utilizzata dai ciclisti italiani ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo, è stata l'occasione per scoprire il significato di "Un'emozione grandissima: l'ho scoperto durante il Giro, in una tappa in salita. Mi sono sentito più leggero. Tutti i miei colleghi si sono complimentati. Sto cercando di immaginare come sarà ma sono convinto che non lo dimenticherò mai. Felice di essere il primo ciclista portabandiera, raccogliendo una grande eredità da campioni che hanno scritto la storia e dato tanto allo sport italiano. Dividere questa esperienza con Jessica Rossi sarà molto bello, perché è un segnale forte che va nella direzione giusta. Ai tifosi dico che faremo il massimo, andremo a Tokyo per raccogliere più medaglie possibili e farvi passare un'estate meravigliosa". 

 


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